Apollo e il pitone - Metamorfosi di Ovidio


francesco zaffuto - Apollo e il pitone - acquarello, isatis, polvere di pino -2008 - cm. 21,5x29 

Quando dunque il suolo, fangoso per il recente diluvio,
si riasciugò al calore benefico dell'astro celeste,
partorì un'infinità di specie, in parte riproducendo
forme note, in parte creando mostri sconosciuti.
E pur non volendolo, generò anche te, Pitone smisurato,
serpente mai visto prima, terrore delle nuove genti,
tanto era lo spazio su cui ti distendevi giù dal monte.
Febo, il dio con l'arco, ma che fino ad allora di quell'arma
s'era servito solo contro camosci e caprioli in fuga,
lo seppellì di frecce e svuotò quasi la faretra per ucciderlo,
facendogli sprizzare veleno dalle nere ferite.
(libro primo - Metamorfosi di Ovidio)


Per chi non ha sotto mano il testo di Ovidio ecco un link

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