francesco zaffuto - acquarello, isatis, polvere di pino -2008 - cm. 21,5x29
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tuonò, e librato un fulmine alto sulla destra,
lo lanciò contro l'auriga, sbalzandolo dal cocchio
e dalla vita, e con la furia del fuoco il fuoco represse.
Atterriti s'impennano i cavalli e con un balzo sciolgono
il collo dal giogo, spezzano i finimenti e fuggono.
Qui cadono i morsi, più in là l'asse divelto del timone,
da questa parte i raggi delle ruote fracassate e ciò che resta
del cocchio in frantumi è disseminato in ogni luogo.
(libro secondo - Metamorfosi di Ovidio)
Per chi non ha sotto mano il testo di Ovidio ecco un link
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